IL "MISERERE"

Il “Miserere” è il nome con il quale si indica il coro che accompagna le processioni penitenziali che si snodano lungo le strade della Penisola Sorrentina e che conferisce ulteriore motivi di suggestione alle mistiche sfilate degli incappucciati che, in vario modo, accompagnano i simboli della Passione di Gesù e le statue della Addolorata oltre che, talvolta, del Cristo stesso.
I testi latini sono quelli del Salmo 50 declamati con toni che variano, sapientemente, da quelli delle voci bianche a quelle dei bassi.

Si tratta di una struggente ammissione di colpa e, al tempo stesso, di una richiesta di perdono per aver condotto il Cristo sulla Croce alla quale – considerata la corposità dei cori impegnati – danno voce migliaia di persone della Penisola Sorrentina.
Di fatto, si tratta di una delle componenti fondamentali della processioni degli incappucciati in Costiera Sorrentina che riescono a fondere in un “unicum”, musicalità e misticismo, fede ed ammirazione, ammirazione e commozione.
Facile comprendere, dunque, quale – e di quale portata – sia la partecipazione attiva verso un tal genere di espressione della devozione popolare che, peraltro, ha radici antichissime.
Tra quelle più antiche figurano proprio quelle vantate dalla Arciconfraternita della Morte di Sorrento che, sicuramente, è una delle più antiche d’ Italia tra quelle che si dedicano alla osservanza di riti del genere.
Si tratta di una espressioni devozionali che sono particolarmente sentite da tutta la popolazione residente, ma che risultano capaci di attirare l’ attenzione anche di decine di migliaia di ospiti più o meno occasionali della Costiera Sorrentina.



- Testo a cura di Fabrizio Guastafierro, tratto dal sito http://www.ilmegliodisorrento.com.
- Foto tratte dal web.